La tarda età paleolitica è forse il momento più importante nella "storia della visione". In realtà, ciò che chiamiamo pre-istoria, è perfettamente "dentro" la storia della visione, ne è l'inizio.
È da qui che parte l'affascinante percorso attraverso le tracce del video, del vedere e del rappresentare, del visus e della visione, in tutte le sue molteplici prospettive.
Andando all'origine della civiltà umana, nel momento in cui questo strano animale pensante comincia a vedere la realtà in modo totalmente inedito, troviamo dunque tre pilastri della teoria della visione:
- il pensiero simbolico, che permette all'uomo di ri-flettere, di ri-produrre, di es-primere ciò che vede. L'atto naturale del vedere diventa un processo culturale;
- la rappresentazione artistica, che si esprime secondo molteplici forme linguistiche, è l'inseparabile versante produttivo del pensiero simbolico. L'uomo vede, l'uomo ri-presenta ciò che vede e lo rende oggetto significativo;
- l'esperienza religiosa, come forma di comprensione della realtà e come contatto con il soprannaturale, costituisce l'originaria modalità di pensare e rappresentare la realtà nel suo mistero.
Il primo sguardo dell'uomo (pensante) è - molto probabilmente - uno sguardo religioso. E forse, lo sarà sempre.
PS. Invito gli studenti a lasciare un micro-commento, quando prendono visione dei post, grazie.
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